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Best practice

Requisti per la biopsia renale: diagnostica nefropatologica ed esecuzione clinica

Diagnostica nefropatologica

Refertazione

Va sottolineata la necessità che la diagnosi nefropatologica sia affidata ad un patologo, sia unica e rappresenti la valutazione complessiva dei reperti microscopici ottici, immunoistochimici e, quando necessari, ultrastrutturali.

I patologi coinvolti nella sola indagine e valutazione ultrastrutturale devono poter disporre delle altre indagini in microscopia ottica e/o immunoistochimica in accordo con il patologo inviante.

Un referto ideale dovrebbe essere effettuato con un sistema di refertazione informatizzato e deve contenere una descrizione accurata ma sintetica dei vari compartimenti, glomerulare, tubulo-interstiziale e vascolare, facendo riferimento ai dati desunti dalle tecniche di microscopia ottica (colorazioni speciali) e di immunoistochimica.

Segue una diagnosi epicritica utilizzando termini standardizzati secondo le classificazioni internazionali, anche con la valutazione/indicazione di elementi prognostici (attività e cronicità della malattia) ovvero predittivi o di monitoraggio di risposta terapeutica.

Possono essere previsti commenti aggiuntivi relativi all’adeguatezza del materiale e/o alla necessità di un ricorso all’indagine ultrastrutturale.

Si ribadisce l’importanza della discussione interdisciplinare tra nefrologi e patologi.

TEMPI DI RISPOSTA (TAT)

I tempi di risposta devono essere adeguati al contesto clinico:

  • Comunicazione verbale, certificabile attraverso eventuale comunicazione tipo read- back, per casi con urgenza clinica nel più breve tempo possibile (timeless)
  • Referto nell’80% dei casi entro 5 giorni lavorativi per tutti gli altri casi sulla base dei dati morfologici ottici e di immunoistochimica.

Si sottolinea che una valutazione diagnostica finale dopo indagine ultrastrutturale richiede tempi non facilmente standardizzabili stante le ben note difficoltà organizzativo-gestionali che gravano  su di un laboratorio  di microscopia  elettronica. Tuttavia si può ipotizzare che una valutazione ultrastrutturale possa essere ottenuta nell’80% dei casi entro 30 giorni lavorativi. Per garantire questa tempistica le amministrazioni regionali e aziendali sono sollecitate ad assicurare tutte le necessarie risorse strumentali e umane.

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release  1
pubblicata il  12 novembre 2015 
Da Commissione SIN-SIAPEC
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